Il counsellor (Miriam Mason)

06.03.2017

Chi è il counsellor?

Il counsellor, secondo l'Approccio Centrato sulla Persona, promuove la crescita e lo sviluppo personale del Cliente, potenziandone interessi e benessere. In particolare, la competenza basilare del counsellor non viene esercitata sul problema in sé, bensì sull'evoluzione delle risorse e delle competenze della persona che chiede aiuto. Il facilitatore non interviene per indirizzare il Cliente, bensì per agevolare il percorso attraverso la chiarificazione e la presa di coscienza di vissuti ed emozioni personali. In tal senso l'unica condizione che il facilitatore si deve porre è sulla propria capacità di sostenere il percorso affinché sia il più possibile efficace per il Cliente e faccia emergere la sua tendenza attualizzante.

In altre parole, ogni persona è naturalmente predisposta a realizzarsi al meglio delle sue possibilità ed il termometro per misurare lo stato di tendenza attualizzante sono le emozioni. Nel momento in cui si provano emozioni, infatti, la persona può coglierne i messaggi e prepararsi all'azione: il counsellor facilita la lettura di ciò che il Cliente prova e lo sostiene nelle modalità per soddisfare i bisogni che sottendono ad esse.

Molte teorie invitano a non lasciarsi condizionare e coinvolgere dai Clienti, ma il counsellor che segue l'Approccio Centrato sulla Persona si pone in atteggiamento aperto al mondo della persona che ha di fronte, accettando la vulnerabilità che deriva dalle emozioni che scorrono durante il percorso e praticando una costante autoanalisi. È necessario che il counsellor coltivi costantemente l'abilità di ascoltarsi, soprattutto nelle situazioni in cui le emozioni emerse rischiano di creare confusione. Se il counsellor si sente a suo agio con il proprio mondo interiore e con il suo modo di essere, è consequenziale che il suo lavoro sia caratterizzato da una relazione efficace. Durante le fasi del counselling, poi, è fondamentale che il facilitatore sia corretto verso di sé, verso il Cliente e rispetto all'impegno che si è assunto. Ciò non significa rigidità, bensì consapevolezza e visione chiara dell'obiettivo, anche se il tragitto può subire variazioni.

Il counsellor centrato sulla persona pone l'attenzione nell'assicurarsi che i suoi personali punti di forza e debolezza vengano investiti nel processo a favore del Cliente, attraverso un costante lavoro su di sé. Il counselling, infatti, riguarda il cambiamento e lo sviluppo: diviene così d'obbligo, allora, per il counsellor porre massima attenzione sia al proprio cambiamento che al personale sviluppo.

Il fatto è che si arriva a un punto in cui i fatti non contano più e, pur sapendo tutto, non si sa niente, perché non si conoscono le emozioni”

(Nick Hornby, “Tutto per una ragazza”)

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