CORPOnonMENTE

19.02.2017

"Trovo meraviglioso quello che mi succede, e non soltanto quello che è visibile all'esterno del mio corpo, ma quello che vi si compie internamente."  (Anna Frank)

CORPOnonMENTE   (Miriam Mason)

Tutti possiamo percepire alcune sensazioni provenienti dal nostro corpo. Ancora di più sono quelle di cui non siamo consapevoli: il nostro organismo le riceve, le elabora e le integra costantemente per sostenere diverse funzioni anche se non ce accorgiamo. Si tratta di informazioni che riguardano lo stato interno ed esterno del corpo, che ci permettono di avere un'idea del nostro stato fisico e della nostra fisiologia. Sono sensazioni fondamentali per la nostra sopravvivenza ed il benessere, per gli stati emotivi ed anche per i processi cognitivi, decisionali e di coscienza.

Viene definita interocezione la percezione di sensazioni nelle diverse strutture corporee, è una forma primaria e profonda di consapevolezza. Si tratta dell'insieme dei processi attraverso cui i segnali fisiologici sono trasmessi dal corpo verso il cervello, permettendo la regolazione omeostatica (ad esempio attraverso aggiustamenti automatici della respirazione e della pressione), la consapevolezza corporea (ad esempio attraverso il contatto, il dolore, la temperatura) ma che possono anche trasferire informazioni relative allo stato e al funzionamento del corpo in grado di influenzare le funzioni mentali superiori (la cognizione, il pensiero logico, la presa di decisione), le risposte emotive e il comportamento.

In particolare, ascoltando, attivando, potenziando l'interocezione, prendiamo coscienza e consapevolezza delle informazioni sensoriali che ci arrivano sia dal nostro interno che dall'ambiente e poter così dare forma a ciò che siamo.

Non è possibile agire su emozioni, pensiero, autoregolazione, identità e coscienza senza passare dal corpo e dai sensi. In tal senso la consapevolezza svolge un ruolo centrale.

La consapevolezza primaria, allora, è caratterizzata da apertura a tutte le informazioni in ingresso, in particolare di quelle rilevanti per il nostro benessere e la nostra sicurezza.

Si tratta di avere tutte le informazioni utili che arrivano e, solo dopo, saperle differenziare, monitorare nella loro evoluzione e nei reciproci processi di influenzamento, accorgersi di fattori che possono inibire a amplificare.

In questo processo un'efficace consapevolezza è intimamente legata allo sviluppo di maggior padronanza. Il termine padronanza sembra più legato al controllo volontario, ma si tratta di un sofisticato dialogo interno tra interocezione, memoria, connessioni sinaptiche, diversi livelli di regolazione emotiva e differenti tipi di pensiero.

Nonostante viviamo in un'epoca in cui il culto del corpo è un must, come dimostrano i dati statistici sulle spese per trattamenti estetici, acquisti di prodotti per il corpo, fitness e chirurgia plastica, noi non siamo per niente in contatto con il nostro corpo. Non siamo nel corpo.

Una strategia:

Il massaggio è una forma di contatto istintivo e primordiale, effettuato attraverso il tatto, un senso a cui siamo molto reattivi. Sviluppiamo questa sensibilità da piccoli quando siamo accarezzati, tenuti in braccio, coccolati. Ciascuno di noi ha un' esperienza e una consapevolezza personale di contatto. Il "tocco", in un ambiente protetto e di fiducia, è rassicurante: le persone di qualsiasi età che ricevono un massaggio sperimentano un senso di sicurezza.

I benefici del massaggio sono innumerevoli e agiscono sia a livello fisiologico che psicologico. A livello fisiologico, la manipolazione del tessuto muscolare favorisce la circolazione del sangue e dei liquidi linfatici, scioglie le contratture, allevia il dolore, previene traumi, stimola la digestione, aiuta la peristalsi, migliora la funzionalità dei polmoni e la pelle. A livello psicologico, l'esperienza del massaggio favorisce la consapevolezza del proprio corpo, aumenta il livello di energia e fornisce una intensa sensazione di benessere generale. A parte particolari controindicazioni, è adatto a tutte le età. Aiuta minori ed adulti ad affrontare le preoccupazioni e gli stress ed è un valido supporto psicologico oltre che fisiologico per le persone anziane. E' straordinariamente efficace come forma di auto-aiuto e come aiuto con i propri cari e amici.

I ritmi del massaggio richiamano movimenti ritmici della natura, come il flusso delle maree. L'esperienza del massaggio è un viaggio emozionale alla scoperta di noi stessi. Ci conduce alla consapevolezza del nostro corpo.

Per poter apprezzare i benefici del massaggio l'atteggiamento del ricevente gioca un ruolo importante. Occorre una certa ricettività fisica e, soprattutto, la voglia di ricevere una sensazione di benessere dal proprio corpo. Una volta superati i blocchi culturali e le inibizioni fisiche, i trattamenti diventeranno un bisogno irresistibile ed irrinunciabile.

Nel massaggio due persone entrano in contatto: le energie di due corpi entrano in contatto. La pelle funge da ricettore per il tatto, il senso che ci consente di apprezzare il massaggio. A volte può essere vissuto come un'intrusione, una violazione della propria intimità. Non è facile affidarsi alle mani di un estraneo, accettare di non avere tutto sotto controllo e lasciarsi andare. Il tocco non è solo contatto con il corpo, non produce solo sensazioni fisiche, ma anche emozioni, pensieri e può riportare al presente ricordi dimenticati, belli o spiacevoli. Toccare è il modo in cui recepiamo il mondo.

Dei cinque sensi, quattro sono concentrati sulla testa (vista, udito, olfatto e gusto), mentre il quinto (tatto) si estende su tutto il corpo per due metri quadrati circa: è quindi il sensore più vasto. La pelle è l'organo più grande del corpo, si disfa giornalmente del primo strato di superficie e si rinnova completamene ogni mese. Durante il massaggio è molto importante coinvolgere tutti i cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto.

La nostra attenzione è spesso rivolta al passato o al futuro piuttosto che al presente. Perciò, di solito siamo solo parzialmente consapevoli di ciò che accade nel presente. Perdiamo molti momenti della nostra vita perché non siamo del tutto presenti a viverli. L' inconsapevolezza domina la nostra mente la maggior parte del tempo. Se cominciamo ad ascoltare il nostro corpo, riusciremo a capire quello che ci vuole comunicare. Imparare ad ascoltare il corpo è di vitale importanza per la nostra salute e per la qualità della nostra vita. Lo stress genera tensioni localizzate in particolari gruppi di muscoli, per esempio nelle spalle, nella mandibola e nella fronte. Per rilassare queste tensioni, dobbiamo prima accorgerci che ci sono. Dobbiamo riprendere in mano il controllo del nostro corpo.

Un'altra strategia:

La respirazione addominale è un modo di respirare che dona serenità, calma, distensione e benessere generale. Da adulti tendiamo a respirare soltanto a metà. I bambini, fino all'età di due anni circa, riempiono d'aria, contemporaneamente, polmoni e addome e li svuotano istintivamente nello stesso modo. Poi subentrano le emozioni (paura, vergogna, rabbia...) e il ritmo respiratorio accelera. La respirazione naturale, spontanea, profonda della prima infanzia scompare sostituita da una respirazione molto meno profonda che si avvale solo dei polmoni e dei bronchi. Si dimezza la quantità d'aria che entra nell'organismo, e ci si "dimentica" di respirare con la pancia. Abbandonando la respirazione addominale dei primi anni di vita, si interrompe la comunicazione tra la pancia e il cervello.


Un laboratorio di benessere:

Nel percorso proposto all'interno delle attività di counselling si lavora con le sensazioni fisiche in condizioni naturali, legate a certe posture o a specifici movimenti. Ci si attiva anche attraverso l'uso del gusto, dell'udito e dell'olfatto, giocando con le percezioni e le sensazioni e ridando spazio al piacere. Si sperimentano, inoltre, diversi gradi di attivazione muscolare, dal rilascio all'esplosione, dall'allungamento passivo al rilascio attivo, misurandosi con schemi motori complessi dal punto di vista del movimento e della coordinazione di diversi distretti corporei in modo armonico. Attività con questo tipo di caratteristiche, integrate ulteriormente con i processi emotivi, cognitivi, mnestici e relazionali, risultano di grande utilità nel ripristinare fisiologia nelle risposte a situazioni stressanti, di malessere o in seguito a traumi o deprivazioni.

Tieni a bada queste 5 emozioni, possono influenzare la tua salute

(tratto da Ana Maria Sepe)

Noi esseri umani vantiamo, nel bene e nel male, un'enorme varietà di emozioni. Ormai è risaputo che ognuna di queste emozioni ha un diverso impatto fisiologico sul nostro corpo. Quando ti senti bene, il tuo cervello rilascia sostanze chimiche come la serotonina e l'ossitocina. Quando sei stressato, il tuo corpo rilascia cortisolo, passando in modalità di sopravvivenza. Detto in parole povere: ciò che pensiamo avrà un impatto profondo sul nostro fisico, sia esso positivo o negativo. Una citazione di Ippocrate rende bene l'idea: "Se qualcuno chiede aiuto per guarire dalla sua malattia, la prima cosa che devi chiedergli è: Sei pronto a farla finita con le ragioni che scatenano la tua malattia? Solo allora sarà possibile aiutarlo."

Entro i limiti normali, le emozioni non causano alcuna malattia o debolezza nel corpo. Tuttavia, quando le emozioni diventano così potenti da diventare incontrollabili, tanto da sopraffare o possedere la persona, allora possono provocare gravi lesioni agli organi interni e aprire la porta alla malattia. Non è l'intensità quanto la durata prolungata o un'emozione estrema, che provocano danni. La dimostrazione più evidente di questo fenomeno sono tutte quelle malattie che vengono catalogate come "psicosomatiche". Il cervello invia agli organi queste emozioni negative che non può sopportare da solo. Ci possono essere emozioni fortissime, come la perdita di una persona cara, un licenziamento, un incidente, oltre a tante altre meno "intense", ogni giorno, che però, se ripetute, fanno male all'organismo. E' il caso del lavoratore costretto a sopportare il suo capo che gli urla contro: prende l'emozione negativa, la trasmette allo stomaco e gli viene il bruciore di stomaco.

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